Ferrata C. Guzzella – 20.06.2021

Ferrate

Presentazione

Questa ferrata è una delle due che si possono trovare sul massiccio del Grappa, meno spettacolare della Sass Brusai ma molto più verticale, tecnica e soddisfacente. L’arrivo in Cima Grappa inoltre offre anche la possbilità di andare a visitare il sacrario o di fare una pausa al rifugio Bassano.

Località di partenza

Il punto di partenza è al termine della Val San Liberale (Pieve del Grappa) e lo si può raggiungere dalla località Fietta di Crespano del Grappa seguendo le indicazioni per San Liberale.
Qui sotto le coordinate del parcheggio.

Coordinate GPS

Complessità dell’escursione + ferrata

Difficoltà tecniche

Difficoltà ambientali

Esposizione

Difficoltà per bambini

Dettagli dell’escursione

Durata: 05:57

Lunghezza: 10.080m

Altitudine max: 1.775m

Altitudine min: 587m

Dislivello+: 2.046m

Cartina Tobacco: 051

Luogo: Massiccio del Grappa

Avvicinamento

Dal parcheggio si seguono le indicazioni per il Sacello di San Liberale, e un volta raggiunto proseguiamo lungo la strada forestale fino a vedere sulla destra un ceppo che indica il sentiero per la direttissima per Cima Grappa. D’ora in avanti il sentiero sarà sempre parecchio in pendenza, lasciando pochi tratti per riposare le gambe e riprendere fiato. A circa 1km dalla partenza si trova l’incrocio con il sentiero CAI 102 che collega San Liberale e Campo Croce, ma ovviamente si procede sul sentiero per raggiungere la ferrata Guzzella. 200m più a monte si raggiunge l’attacco per la ferrata.

Ferrata

Rispetto alla Sass Brusai l’inizio di qeusta ferrata è molto più tranquillo: ci sono molti appoggi per mani e piedi senza avere il bisogno di doversi aiutare con la corda metallica. Finito questo primo tratto si percorre un sentiero non attrezzato, ed ecco che si entra nel regno dei camosci. Ne abbiamo visti ben 5: prima una femmina con il cucciolo, poi un esemplare solitario e infine un’altra mamma con il cucciolo. Proseguendo tra tratti attrezzati e non, si arriva poi all’altezza della strada provinciale 141 dove inizia l’ultima parte, che sarà anche la più tecnica e impegnativa di tutto il percorso. Ci spetta subito una parete verticale liscia, che dovremmo però superare facendo un traverso a metà altezza aggirando lo spigolo. Superato questo primo tratto, dopo un paio di balzi primi di difficoltà, arriva la parte più complicata di tutte: una parete verticale di una ventina di metri con pochissimi appigli dove l’uso delle braccia si fa parecchio intenso. Terminata la ferrata si prosegue lungo un sentiero tra i pini mughi fino a incontrare il sentiero CAI 151b. Da qui ci sono due opzioni:
– proseguire lungo la cresta fino ad arrivare al Rifugio Bassano;
– svoltare a sinistra fino ad arrivare al Museo Storico della Guerra 1915-1918.

Potete trovare qui una guida più precisa:
Ferrate365

Discesa

Arrivati in Cima Grappa si procede per il sentiero CAI 151 passando per Malga Val Vecchia fino ad arrivare al Pian de la bala e poi fino a San Liberale.

Note

Consiglio di percorrere questa ferrata in primavera (se non c’è neve sul percorso) o in autunno per via dell’esposizione a sud, quindi per evitare il troppo caldo che ci può essere in estate (tranne nelle prime ore del giorno).
L’avvicinamento è abbastanza duro e da prendere con calma per non essere già stanchi per l’inizio della ferrata.
Sconsiglio inoltre di intraprendere questa escursione a tutti coloro che soffrono di vertigini e hanno paura del vuoto.

Vuoi il file GPX del trekking? Richiedilo qui sotto

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